martedì 22 aprile 2014

Pasqua


Finalmente questa Pasqua ci ha regalato dei giorni lentissimi, complice la pioggia e il tempo freddo. Giorni in cui dormire, riposare, leggere, scrivere un racconto o semplicemente stare senza fare granché.
Andare alla veglia pasquale, condividere un piatto di polenta a casa dei miei nonni, visitare una mostra, incontrare alcuni amici per merenda...a parte questo negli ultimi giorni abbiamo fatto proprio poco e va benissimo così, perché è quello di cui avevo tremendamente bisogno!
Ho avuto così il tempo per preparare un vassoietto di regalini per i miei genitori per il pranzo di Pasqua, con muffin di mele e lievito madre, due mie fotografie, un piccolo bigliettino con una bustina di tè, un vasetto di piante grasse creato per talea dalle nostre e un mazzetto degli ultimi bacelli di vaniglia del Madagascar, il racconto scritto e stampato il giorno prima...creare con niente ma con grande cura mi porta sempre moltissima gioia, per quello che riesco ad ottenere a partire da semplici gesti.

Queste sono le fotografie scattate la mattina di Pasqua in campagna, nel campo dei miei genitori, dove l'erba è già alta e i fiori di tarassaco,  margherita, rumex acetosa, occhi di Maria sono ovunque, per l'entusiasmo delle tre arnie di api di un amico che sono lì ospitate in attesa di poter tornare in montagna. In questi giorni anche i meli e i mirtilli sono in fiore, bianchi e rosa i primi, campanelle candide i secondi.

 




Simone ne ha approfittato per cercare e raccogliere con mio papà piccoli bonsai di piante da frutto che sono spuntati spontaneamente sotto agli alberi adulti.
Io ne ho colto l'occasione per fotografare loro due e respirare l'aria buona e familiare di quel campo in cui sono cresciuta e che è un luogo davvero magico per me.




 A casa dei miei abbiamo trovato mia mamma indaffarata a cucinare un piatto della pasqua ebraica, un polpettone di erbe e tacchino con uova e pinoli.
Abbiamo acceso la candela in tavola, ci siamo fatti gli auguri e abbiamo pranzato con calma, senza strafare, senza un menù arzigogolato.
Una Pasqua di respiro che ci ha rigenerato, perché pur facendo le nostro meglio per rallentare, spesso finiamo per correre davvero troppo e allora ecco la stanchezza, l'influenza, i pensieri che affaticano, le frasi ricorrenti come "non ho tempo" o "sono troppo stanco"...la soluzione, come sempre, è obbligarsi a tirare il freno e mettere da parte l'agenda degli impegni almeno per qualche giorno.


2 commenti:

  1. Anche per noi Pasqua è stata simile... e anche noi con le talee e i bonsai di alberi da frutta..... :D Belle immagini come sempre.... e tanta serenità ;)

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  2. Ciao Danielina, che bei momenti, che bella Pasqua avete passaato!
    Noi siamo stati a casa, soli. Tranquilli, riposati, senza fare niente di particolare.
    Sono un po' giù... forse la Primavera mi ha un po' stressata o forse ho fatto troppo e adesso ne pago le consequenze.
    Belle foto... bello tutto
    Francesca

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