sabato 3 marzo 2012

Menù degli indignati

San Francesco d'Assisi.
Henry D.Thoreau.
Lev N.Tolstoj.
Mohanas K.Gandhi.
Simone Weil.
Don Lorenzo Milani.
Abbè Pierre.


Sette personaggi storici che sono stati segno di indignazione nel loro tempo, di critica, di rifiuto, ma anche di vita profonda, autentica, alternativa e vera.
Persone che si sono schierate in modo deciso a favore di una causa, con energia, in prima persona.
A queste persone é stato dedicato il musical spettacolo Grandi Indignati, che abbiamo visto giovedì sera, e che mi ha colpito perché nelle voci diverse di queste sette grandi persone, ho sentito e letto gli interrogativi che mi faccio ogni mattina, ogni giorno:
come vivere bene, una vita che sia utile, che sia piena?
Come vivere nella società in modo autentico?
Come poter essere segno anche in questo tempo di quanto ci può essere di nuovo e di bello, con il mio lavoro, le mie capacità, i miei progetti?


Durante lo spettacolo, sono state proiettate immagini e filmati per ogni personaggio, sono stati letti o recitati alcuni loro brani, con un accomompagnamento musicale e riferimenti all'attualità dei nostri giorni.

La serata poi é stata particolare, perché organizzata in un piccolo ristorante in cui la cuoca é esperta di erbe spontanee e di cucina bio-dinamica, quindi insieme allo spettacolo teatrale era proposto un "menù degli indignati", con un piatto a rappresentava ciascuna delle 7 persone dello spettacolo.

La cuoca ha illustrato uno per uno i piatti scelti e preparati da lei con grande inventiva ed originalità, in modo che fossero piatti portavoce della vita di ogni personaggio.
Per San Francesco, che conduceva una vita semplice e ascetica di pane e acqua, la cuoca ha scelto un crostone con miele umbro e con abbinamento di peperoncino e broccoli in salsa (questi ultimi due ingredienti provenivano dall'associazione Libera contro le Mafie).

Per Thoreau che viveva di erbe spontanee che raccoglieva, dei flan di erba cipollina (una delle poche erbe spontanee che si trovano ora in campagna appena sciolta la neve) su stufata di fagioli rossi dalla frase di Thoreau "Saluta l'alba, pianta i fagioli e lavora quel che ti basta".

Per Tolstoj due ingredienti tipicamente russi ed utilizzati lì in questo periodo dell'anno: sedanorapa e barbabietola rossa.


[gli antipasti]
Per rappresentare Gandhi é stata proposta una zuppa di lenticchie rosse al curry e per Simone Weil, mistica e filosofa, due ingredienti semplici:cipolle e patate, con l'aggiunta di pesce dalla sue frasi che confrontavano il lavoro alienante di un operaio a quello più incerto ma più libero di un pescatore.

Per finire, una merenda per Don Milani, prete e maestro della scuola di Barbiana:le risole,o "bugie" di carnevale.Per l'Abbè Pierre, fondatore della comunità di Emmaus basata sul riciclo e sul riutilizzo per una maggiore condivisione, la cuoca ha riutilizzato gli albumi scartati dalle uova del piatto di Tolstoj per preparare le Iles Flottantes, dolce tipico francese.


Nel ristorante poi erano stati preparati due tavoloni e quindi ci si sedeva vicino o di fronte a persone che non si conoscevano durante la cena, un altro momento di scambio e dialogo.

Gli scritti dei sette indignati letti durante lo spettacolo sono stati raccolti in un libretto, che ho preso perché vorrei approfondire le loro storie, anche leggendo i loro libri, sicuramente Don Milani di cui vorrei rileggere Lettera ad una professoressa, e Walden di Thoreau che non ho mai letto, conosco poco di Simone Weil e vorrei saperne di più, e lo stesso dell'Abbè Pierre.

Questa cena ha fatto risuonare in me più che mai degli interrogativi forti, la sete di sfide grandi, ed ho ammirato la gioia semplice e profonda della cuoca, una ragazza giovane e intraprendente, esperta di fitoterapia, che con maestria ha saputo proporre dei piatti buoni e sani.

Un esempio di passione e creatività da tenere prezioso.

La trovate al ristorante L'Erla la Merla a Boves (Cuneo), se passate da qui ve lo consigliamo vivamente.

Potete leggere di più sul musical sul sito ufficiale dello spettacolo.

Conoscete alcuni di questi personaggi indignati?

Cosa vi colpisce di loro?

Buon finesettimana di energia nuova!

4 commenti:

  1. Conosco molto bene Thoreau. Ho letto il suo libro/diario Walden, e lo trovo straordinario. Un libro che oggi non potrebbe essere più attuale, su come vivere sostenibile e senza sprechi, a contatto con la natura e liberandosi del superfluo. La società di oggi è troppo materialista..io nn dico di vivere in modo estremo come lui..ma di chiedersi ogni volta che si vuole acquistare qualcosa di nuovo "è davvero necessario averlo?è utile?" in modo da evitare inutili sprechi.

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    1. Si devo proprio leggere Walden!! :-) vado in biblioteca a vedere se lo trovo (sicuramente c'é).
      Un abbraccio!!

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  2. Che meraviglia. Ci vorrebbe più diffusione per spettacoli come questo. Per ricominciare a riflettere, trovare nuovi stimoli e energia positiva. Sai se per caso fanno tappa pure a Roma, o è chiedere troppo?

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    1. Ciao Elisa, il gruppo teatrale é molto piccolo e non penso si sposteranno fino a Roma, anche se sarebbe uno spettacolo davvero bello e interessante se fosse riproposto!A me ha lasciato tanta positivita!

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Grazie per ogni tuo commento :-)